Descrizione
La sua fondazione risale all’VIII sec., allorché con l’arrivo dei Longobardi le popolazioni della pianura cercarono rifugio sui monti. Ebbe una funzione di asilo anche in seguito, con le invasioni dei Saraceni del IX e X secolo. Fin dall’inizio venne denominata “Grotta dei Santi’, per indicarne il carattere di luogo religioso per eccellenza e questo nome venne mantenuto anche quando, e non si sa con precisione l’epoca, l’edificio fu intitolato a San Michele Arcangelo o Sant’Arcangelo, titolo presente per la prima volta in un atto del 1295 rintracciato dal Federici nell’archivio di Cave.
Nel XII secolo sostituì come parrocchia l’ormai distrutta chiesa di S. Maria nel Borgo finché non venne costruita la nuova. Un eremita custodì il luogo fino al sec. XVII, quando per volontà di don Egidio Colonna il culto principale che vi si praticava, quello di San Michele Arcangelo, fu mutato con quello attuale. Ciò si deve ad un fatto realmente accaduto: nel 1634, il 1 Settembre, giorno dedicato alla festa di Sant’Egidio, il principe Carlo Colonna percorreva le vie del centro di Roma con la sua carrozza, quando venne superato dalla carrozza del principe Gregorio Caetani, il quale, nel sorpassarlo, pare proferisse frasi ingiuriose nei sui confronti. Carlo inveì a sua volta e il principe Caetani, sentitosi offeso, lo sfidò a duello. La contesa si concluse con la morte del principe Caetani e con gravi ferite subite dal principe Colonna. Carlo, ristabilitosi, non riuscì a dimenticare l’accaduto e, colpito dal rimorso per aver ucciso un uomo, rinnegò le armi per vestire l’abito dei monaci Benedettini di Subiaco nel Monastero di S. Scolastica, prendendo il nome di Egidio in memoria del giorno in cui avvenne il delitto.
Le fonti informano che nella primitiva chiesa a sinistra entrando c’era l’altare dedicato ai SS. Fabiano, Sebastiano e Leonardo, dipinti ad affresco, mentre a destra si venerava un ormai “corrosa” immagine della Madonna. Nella parete di fondo l’affresco raffigurante S. Michele Arcangelo. Dalla collocazione attuale degli altari deduciamo che dove oggi si trova la nicchia con la statua lignea di S. Egidio, c’era in origine la porta d’ingresso della chiesetta, che quindi era diversamente orientata. L’altare del Santo fu voluto e adornato da don Egidio Colonna il quale dimorò per un certo periodo nella “Grotta dei Santi” in preghiera e qui volle erigerlo. L’entrata fu dunque spostata sulla parete destra dell’originario edificio, che da allora, assunse la denominazione di Sant’Egidio, attribuibile non solo alla grande suggestione operata sulla popolazione dalla sua conversione, ma anche dal cospicuo lascito di cento messe l’anno in perpetuo di cui il futuro patriarca di Gerusalemme beneficiò la chiesetta. L’altare di S. Egidio è inserito in una cappella delimitata da un’arcata che reca al centro lo stemma della famiglia Colonna. La parete di fondo è affrescata con episodi di caccia relativi al Sant’Egidio Abate, allo stato attuale quasi completamente illeggibili, così come pure le decorazioni dipinte sui pilastri d’imposta dell’arco. Un cherubino in stucco è posto al centro sopra la nicchia. Sulla parete destra è l’Arcangelo Michele raffigurato in atto di sconfiggere con la spada di fuoco il demonio, che si intravede ai suoi piedi. Con la mano sinistra sorregge la bilancia sui cui piatti posano le anime buone e cattive. L’affresco risale stilisticamente al sec. XVI ed era l’immagine posta sull’altare principale della chiesa prima dell’intervento innovativo del 1638, che ne mutò l’orientamento e il nome.
Ogni primo Settembre, si svolge la solenne processione in onore di Sant’Egidio, nel corso della quale otto “incollatori”, trasportano il Santo dalla piccola Chiesa del cimitero a quella centrale di San Nicola.
L’aspetto esterno dell’edificio è moderno. (testo a cura dell’Arch. P. W. Di Paola)
Di fronte al piazzale antistante il Cimitero, è la segnaletica per il Sentiero Geo-Paleontologico. L’area di Rocca di Cave è infatti di grande interesse paleoambientale e paleogeografico, in quanto rappresenta il margine della piattaforma carbonatica nell’intervallo Cenomaniano-Santoniano, zona di affioramento di scogliere fossili caratterizzate da una associazione diversificata, dominata da rudiste e altri bivalvi, gasteropodi, esacoralli, poriferi e con rari echinodermi. Il sentiero geopaleontologico non cessa di riservare sorprese: durante recenti lavori di ampliamento stradale sono venuti alla luce nuovi, eccezionali reperti fossili, testimoni di un antico mare tropicale di circa 100 milioni di anni fa. Per il suo significato scientifico e per le magnifiche condizioni di affioramento, gli strati fossiliferi sono stati oggetto da lungo tempo di particolare interesse da parte della comunità geologica. Nuove campagne di studio sono state intraprese in anni recenti dal Museo Geopaleontologico “Ardito Desio”, che ha sede nella Rocca Colonna, sul versante nord-occidentale del paese, in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Geologiche dell’Università di Roma Tre. Il sito geopaleontologico, già inserito nella lista dei Geositi della Regione Lazio per una parte dei suoi affioramenti (codice RM_16), è di particolare valore per le faune fossili indicatrici di particolari condizioni paleoambientali. Molti degli esemplari di recente acquisizione sono ora conservati nel Museo Ardito Desio. Altri affioramenti che possono essere visitati in zona sono ubicati sul versante orientale di Colle del Pero, circa 2 km a sud-est del paese.
CHURCH OF ST. EGIDIO
The church of St. Egidio is located about 1 km from the village town of Rocca di Cave and until 1638 it was dedicated to St. Michael the Archangel. It was founded in the 8th century, when populations of the plain tried to refuge in the mountains during the invasion of the Lombards. It functioned as asylum even in later times, during the invasions of the Saracens in the 9th and 10th centuries. From the beginning it was called ” Cave of the Saints”, to indicate the religiosity of the place and this name was maintained even when the building was dedicated to St. Michael the Archangel or St. Arcangelo (and no one knows precisely in which period); this title appeared for the first time in an act of 1295 found in documents from Federici in the archive of Cave. In the 12th century it replaced the destroyed parish church of St. Virgin Mary until a new one was built in the village. A hermit guarded the site until 17th century, when for the will of Don Egidio Colonna the main worship that was practiced, that of St. Michael the Archangel, was changed to the current one. This is due to a true story: in 1634, September 1st, the day dedicated to the celebration of St.Egidio, Prince Charles Colonna walked in the streets of Rome with his carriage, when it was surpassed by the carriage of Prince Caetani Gregory, which while overtake, it seemed to say insulting statements about him. Carlo railed in turn and the offended Prince Caetani challenged him to a duel. The dispute ended with the death of Prince Caetani and with serious injuries suffered by Prince Colonna. Once healed Carlo could not forget what happened and so repented for having killed a man, denied the weapons to wear the habit of the Benedictine monks of the Monastery of St. Scholastica in Subiaco, having a new name, Egidio, in memory of the day when the crime occurred. Sources inform that in the left side of the primitive church there was the altar dedicated to SS. Fabiano, Sebastian and Leonardo, fresco paintings, while, in the right side, there was a now ” corroded ” image of the Madonna venerated. On the back wall there is a fresco of St. Michael the Archangel. From the actual location of the altar we deduce that where today is the niche with a wooden statue of St. Egidio, originally was the front door of the church, which was lately oriented in another way. The altar of the Saint was built and decorated by Don Egidio Colonna who lived for a time in the “Cave of the Saints” in prayer and here wanted to build it. The entrance was then moved on the right wall of the original building that assumed the name of Sant’Egidio, attributable not only to the great suggestion of his conversion on the people, but also for the conspicuous legacy of hundred masses per year in perpetuity with which the future patriarch of Jerusalem benefited the church. The altar of St. Egidio is inserted in a chapel bounded by an arch where there is the coat of arms of the Colonna family in the center. The back wall is painted with scenes of hunting with Sant’Egidio Abate, currently almost completely unreadable, as well as the decorations painted on the pillars tax arc. An angel cherub made of putty is placed in the center above the niche. On the right wall is the Archangel Michael portrayed in the act of defeat the devil at his feet with a sword of fire. With his left hand holds the scales on which dishes pose souls good and bad. The fresco dates back stylistically to 16th century and the image was placed on the main altar of the church before the innovation of 1638, which changed the orientation and name. Today, every September 1, there is the solemn procession in honor of St. Egidio, during which eight “conveyors”, carrying the image of the Saint from the small cemetery church to the church of San Nicola in town. The external appearance of the building has modern features. Facing the square in front of the cemetery, is the sign for the Path Geo-Paleontological. The area of Rocca di Cave is infact of a great paleoenvironmental and paleogeographic interest, because it is the margin of the carbonate platform in the Cenomanian – Santonian lapse, area of outcrop of fossil cliffs characterized by a diverse association, dominated by rudiste and other bivalves, gastropods, hexacorals, sponges and rare echinoderms. The trail has many geo-paleontological surprises: during recent road expansion work were discovered new exceptional fossils, witnesses of an ancient tropical sea about 100 million years ago. For his scientific significance and for the magnificent conditions of outcrop, the fossiliferous strata have been the subject of particular interest for a long time by the geological community. New campaigns of study have been undertaken in recent years by the Museum Geopaleontologico “Ardito Desio”, which is based in Colonna Stronghold, on the north- west of the town, in collaboration with the Department of Geological Sciences, University of Roma Tre. The geo-paleontological site, already listed as Geosites of Lazio Region for a part of its outcrops (code RM_16),is of particular value to the faunas fossil indicators of particular paleoenvironmental conditions. Many of the recently acquired specimens are now preserved in the Museum “Ardito Desio”. Other outcrops that can be visited in the area are located on the eastern side of the Colle del Pero, about 2 km south-east of the country.
Modalità di accesso
Pubblico